Giocatore di classe pura: destro, sinistro, testa uniti ad una eccellente visione di gioco. Da giovane si distingue come attaccante dotato di tecnica, e chi lo ascolta ora non dubita che egli si sia fatto apprezzare nelle serie minori. Oggi e’ un giocatore amatoriale per vie fortuite approdato ai “campi”, dove ormai e’ diventato uno dei leader del gruppo.
Vince la terza edizione di questo torneo dopo una stagione giocata con grande continuità. Anche a causa della carenza di difensori, ad inizio stagione decide di giocare arretrato e i risultati gli danno ragione. Attentissimo dopo le conte a costruire la sua squadra, beneficia più volte dell’apporto di Naki in attacco ma i risultati vengono anche senza la micidiale punta.
Continuità, dicevamo, e qualità di gioco: capace di giocare in anticipo su chiunque, di fintare e dribblare; richiama all’ordine i compagni che non tengono la posizione. Di nervi non sempre solidi, a volte e’ succube della trans agonistica non vedendo che qualche falletto lo commette anche lui.
Mai un’entrata pericolosa però. Il suo motto e’: giochiamo per divertirci. Si e’ divertito ed ha vinto, e chi ha giocato con lui ha potuto contare sempre su un solido punto di riferimento.
Bravo Renato, cento di questi campi.
